home123
Piante officinali
back123

Punica granatum

punica granatum melograno

Nome scientifico: Punica granatum

Famiglia: Punicaceae

Origine: Asia, Europa meridionale

E’ un arbusto conosciuto anche come granata o granato, di probabile origine persiana, coltivata fin dall’antichità in vari paesi a clima caldo e asciutto, in particolare in quelli del bacino mediterraneo.

Il nome scientifico di questa pianta deriva dal latino "punicus" (cartaginese), perché Plinio ritenendola erroneamente una pianta di origine africana, la chiamava "melo cartaginese".

E una pianta con fusto contorto e corteccia grigio-rossastra; raggiunge un’altezza di quattro metri; le foglie sono caduche, coriacee, a margine liscio, allungate, alterne sui rami principali, opposte o in piccoli gruppi (verticilli) sui rametti, di un colore rosso rame appena emesse, diventano di un bel verde brillante e lucido a completa maturazione.

I fiori, posti sulla sommità dei rami sono grandi, per lo più colorati in rosso arancio vivo, tubulosi, sbocciano sui rami di un anno o su corti rametti, detti dardi, all’inizio dell’estate.

Il frutto, la melagrana, detto anche balausta o balaustio dai botanici, è una sorta di bacca con pericarpio grosso e spugnoso, che a maturità si fende irregolarmente mettendo parzialmente allo scoperto i semi, i cui tegumenti gelificati e succosi, dal caratteristico colore rosso, costituiscono la sola parte commestibile di sapore acidulo-dolciastro. L’interno è diviso in segmenti, detti loculi, che contengono i semi. La maturazione dei frutti avviene in autunno.

I melograni crescono bene in zone a clima mite con esposizione in pieno sole; hanno una buona resistenza alle basse temperature e richiedono annaffiature abbondanti solo in periodi di siccità e nella fase giovanile.

Con il succo, un tempo, si produceva il popolare sciroppo, detto granatina, oggi preparato per lo più con agrumi ed essenze aromatiche.

Contenuto:Pianta ricca di tannino, contiene anche alcuni alcaloidi che le conferiscono proprietà tenifughe.

Varie specie ornamentali di melograno hanno fiori bianchi, gialli, aranciati, variegati, …

La propagazione può avvenire, oltre che per semina, anche per prelievo, a fine inverno, di talee legnose lunghe 20 centimetri da far radicare direttamente in piena terra.

Le varietà, generalmente, si innestano (a spacco o a gemma dormiente) sulle piante ottenute da seme.

Si usano per le proprietà medicinali la corteccia delle radici prelevata in primavera o in autunno, e la scorza dei frutti raccolta in autunno, ricche di tannino, tagliate a pezzetti e fatte essiccare all'aria.

La polvere ottenuta utilizzata come decotto, ha proprietà tenifughe, astringenti, e sedativo nelle dissenterie; per uso esterno il decotto ha proprietà astringenti, per clisteri o irrigazioni vaginali.

Porre estrema attenzione ai preparati a base di corteccia di radici, sono estremamente pericolosi provocando fenomeni di idiosincrasia.

L'infuso dei petali viene utilizzato come rinfrescante delle gengive.
Fiori di melograno
Fiore di melogranoI semi eduli ricchi di vitamina C, hanno proprietà blandamente diuretiche, si usano anche per la preparazione di sciroppi e della Granatina.

Le scorze dei frutti hanno anche proprietà aromatiche e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a Vermut e aperitivi.